ALTRI 68. UN BILANCIO TRENTA ANNI DOPO
Una ricostruzione, a trent’anni di distanza, del modo in cui il Maggio 68 venne vissuto "dall’altra parte delle barricate" da alcuni dei futuri animatori della "Nuova Destra" europea.
Un bilancio critico (e autocritico) che guarda al futuro.
Articoli di Marco Tarchi, Alain de Benoist, Gunter Maschke, Tomislav Sunic, Jean Jouven, Grégory Pons, Charles Champetier.
[informazioni e abbonamenti: posta@diorama.it ]
Marco Tarchi: Né disprezzo, né rimpianti
Alain de Benoist: La Francia avrebbe fatto meglio a tenersi Cohn-Bendit
Gunter Maschke: Confessioni di un rinnegato
Tomislav Sunic: 1968, un anno incisivo
Jean Jouven: Il buon vento, il gradevole vento di Maggio
Marco Tarchi: Nessun rimpianto per il mondo di prima
Grégory Pons: Quando tuona in Maggio…
Charles Champetier: Il 68? Non lo conosco!
Alain de Benoist: Un commento a caldo (l’editoriale del numero di "Nouvelle Ecole" del giugno-luglio 1968)